Sacro di Birmania
Mistico, magico, incantevole con profondi occhi azzurri, un atteggiamento dolce e il miglior amico che abbia mai avuto... questo descrive il gatto Sacro di Birmania.
Le origini del Birmano sono avvolte in leggenda e mistero. Ci sono numerosi racconti popolari e leggende che descrivono come il Birmano abbia ottenuto le sue colorazioni e marcature uniche mentre la vera storia del Birmano continua ad essere un mistero. Quello che sappiamo è che il Birmano è arrivato negli Stati Uniti nel 1959 e registrato in CFA nel 1967; la provenienza della maggior parte dei Birmani negli Stati Uniti può essere ricondotta a Inghilterra, Francia, Australia e Germania.
I paesi che hanno ospitato il gatto Sacro di Birmania hanno impartito loro caratteristiche nazionali a questa misteriosa razza: i francesi, il loro talento per il dramma; i galli, la loro natura amorevole e affettuosa; gli inglesi, la loro dignità e riservatezza; i tedeschi, la loro pazienza e praticità; gli australiani, il loro spirito avventuroso; e gli americani, il loro ingegno. Aggiungete un tocco di imperscrutabilità dell'Estremo Oriente, mescolate insieme, e quello che si ottiene è un Birmano.
Come tutti igatti color point, i Birmani nascono completamente bianchi e assumono il loro colore definitivo man mano che maturano. Essi sono riconosciuti in un'ampia gamma di colori, tra cui marrone (seal), blu, lilla, chocolate, rosso, crema e tortie. Tutti questi colori possono essere sia del tradizionale colore solido o con la notevole marcatura di lince. Con la caratteristica speciale e unica dei Birmani sono le loro belle zampe bianche.
Idealmente, il Birmano è un gatto di medie dimensioni, con corporatura robusta e con occhi eccezionalmente belli, viso rotondo, ed un “naso greco”. Questo insieme dona a questo gatto un’espressione piacevole.
La pelliccia del Birmano ha una singola lunghezza (senza sottopelo) morbida, setosa, un manto lussureggiante; hanno una gorgiera più lunga intorno al collo ed una coda soffice. I loro manto non si annoda, e richiedono una tolettatura minima.
Il Birmano è un gatto socievole e sano. Non raggiunge la piena maturità fino a circa 3 anni di età. Grazie alla sua eccezionale natura dolce, è facile da gestire rendendolo l’animale domestico ideale. Il Birmano è socievole, gentile, tranquillo e affettuoso. Questi gatti amano stare con la gente e sono giocherelloni e desiderosi di attenzione, essi socializzano sia con le persone che con altri animali. Dato che il Birmano è paziente, equilibrato e tollerante, rappresenta una scelta eccellente per le famiglie con bambini e / o altri animali domestici.
I Birmani sono gatti relativamente tranquilli; la maggior parte ha un miagolio poco rumoroso, morbido e raffinato, con voci che ricordano dei delicati cinguettii.
I Birmani sono molto servizievoli.... amano aiutare a rifare i letti, caricare la lavastoviglie, piegare la lavanderia, leggere il giornale, e lavorare al computer. Si tratta di un partecipazione volontaria in qualunque cosa tu faccia. Non sarete mai soli con un Birmano nella vostra casa!
La scelta di un nuovo gattino è una decisione importante per tutta la famiglia. Sarà un impegno per tutta la vita del gatto. La maggior parte degli allevatori hanno una lista d'attesa per i loro cuccioli, quindi preparatevi ad aspettare per ottenere il gattino dei vostri sogni. Di solito i gattini saranno pronti per le loro case permanenti in età compresa tra le 12 e 16 settimane. I piccoli Birmani durante questo periodo imparano dalle esperienze di vita fatte con la loro madre, i loro fratelli, e dalle persone che li circondano, questo aiuta a creare gattini dal carattere equilibrato ed affettuosi. Durante questo periodo, i cuccioli matureranno fisicamente ed avranno la stabilità sociale necessaria per la loro nuova casa e vita. Tenere il vostro gattino / gatto in casa, sterilizzarlo, fornirgli una casa amorevole ele necessarie cure veterinarie, è essenziale per mantenere il Birmano sano e felice.
Traduzione ed adattamento dallo standard di razza disponibile sul sito del CFA. Per consultare la pagina originale (in inglese), clicca qui.
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