Abissino

Pur essendo una delle razze più antiche, continuano ad esserci diverse ipotesi e controversie riguardo alla storia dell’Abissino. In apparenza l’Abissino assomiglia ai gatti raffigurati sui dipinti e sculture dell’antico Egitto: rappresentato come un elegante felino con un corpo muscoloso, un bel collo arcuato, orecchie grandi ed occhi a mandorla. L’Abissino mantiene tutt’ora l’aspetto del gatto della giungla felis lybica; il gatto selvatico Africano antenato di tutti i gatti domestici.

L’origine del nome non deriva dall Etiopia o vecchia Abbissinia, non perché considerata il luogo di origine di questa razza ma piuttosto perché i primi Abissini esibiti in mostre in Inghilterra sembra che fossero stati importati propio da quelle terre. La prima volta che furono citati fu nella rivista Harper’s weekly (edizione del 27 gennaio 1872) dove furono citati per aver conquistato il terzo posto alla mostra tenuta al Crystal Palace nel Dicembre del 1871. ”Catturati nella recente guerra di Abissinia”. Questo articolo fu accompagnato da una illustrazione del gatto Abissino. Anche nel British book, di Gordon StablesGatti , Qualità e Caratteristiche” pubblicato nel 1874 troviamo un riferimento ai gatti Abissini: una litografia a colori raffigurante un gatto con il tipico mantello ticking e assenza di macchie tabby su muso, zampe e collo. Nella didascalia si legge: “Zula, proprietà del Capitano Barrett-Lennard. Questo gatto fu importato dall’Abissinia alla fine della guerra...”. Le truppe Britanniche lasciarono l’Abissinia nel Maggio del 1868. Così questo potrebbe essere stato il momento in cui questi gatti dal manto “ticked “ fecero la prima apparizione in Inghilterra. Sfortunatamente non c’è alcuna documentazione scritta che faccia risalire i primi Abissini a questi gatti importati, e molti allevatori Britannici sono dell’opinione che la razza fu infatti creata attraverso l’incrocio di vari silver e brown tabby con gatti nativi “Bunny” dal mantello ticked .

Studi recenti condotti da genetisti dimostrano che l’origine più convincente della razza Abissina sia la costa dell’oceano Indiano e parte del Sud-Est asiatico. Infatti il primo Abissino identificabile è un esemplare imbalsamato che si trova tutt’ora al Leiden Zoological Museum in Olanda. Questo gatto dal manto rossastro e ticked, fu acquistato intorno al 1834-1836 da un fornitore di oggetti da esposizione ed “etichettato” dal fondatore del museo con la scritta “Patrie, domestica India”. Anche se l'Abissino come razza fu perfezionata in Inghilterra, la sua introduzione nella stessa Inghilterra ed in altre nazioni potrebbe essere avvenuta per mezzo dei coloni e commercianti che si fermavano a Calcutta per scambi commerciali essendo questo il porto più importante dell oceano Indiano.

Il primo gatto Abissino ad essere importato in Nord America fu importato dall’Inghilterra nel 1900, ma solo alla fine degli anni '30 furono importati negli Stati Uniti alcuni tra i migliori esemplari dall’Inghilterra capostipiti dei gatti abissini allevati oggi in America.

Come indicato nell’Abyssinian Breeders International Kitten Buyer’s Guide di Carolyn Osier: “Gli Abissini devono essere gli animali più intelligenti mai creati”. Questa guida per i potenziali proprietari di un Abissino descrive questi gatti come estremamente socievoli, ai quali non piace solo accucciarsi in grembo al padrone ma che amano stare in compagnia delle persone, curiosi e partecipi. Una volta acquisito come compagno un Abissino non potrete mai lamentarvi “che nessuno vi capisce!”: gli Abissini sono abili addestratori di persone a cui fanno capire esattamente cio che vogliono!

Di solito gli allevatori cedono i loro cuccioli tra le dodici e le sedici settimane di vita. E’ solo al compimento delle dodici settimane infatti che i cuccioli possono aver completato il primo ciclo di vaccini necessari e sviluppato una stabilità fisica ed emotiva necessarie per affrontare un nuovo ambiente o un viaggio. Tenere un tale raro tesoro in casa, sterilizzarlo e mettere a sua disposizione superfici adatte per soddisfare il suo bisogno naturale di “farsi le unghie” con un tiragraffi, sono elementi essenziali per assicurargli una vita sana, lunga e felice.

Traduzione ed adattamento dallo standard di razza disponibile sul sito del CFA. Per consultare la pagina originale (in inglese), clicca qui.

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